Il grande fratello veste la divisa

 

Ieri, Domenica 20 Gennaio 2008

 

La giornata si apre con l’adunanza per l’Angelus del Papa, organizzata dal Cardinal Camillo Ruini, in risposta alla mancata visita del pontefice all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Scienze della Sapienza. Questa visita, con relativo discorso letto regolarmente in Università ma non dal Papa, era stata richiesta su invito del Rettore, ma era stata anche osteggiata per iscritto da 67 professori della stessa Università, ai quali si erano aggiunti molti studenti che a loro volta avevano rischiesto il permesso di manifestare in occasione e contro l’attesa visita, giungendo ad occupare il rettorato.

Benedetto XVI aveva fatto sapere che avrebbe declinato l’invito per evitare l’acuirsi della spaccatura avvenuta. Tutte le forze politiche si erano schierate al suo fianco, compresi i vetero-comunisti Mussi, Bertinotti, e la sinistra di governo, eccezion fatta per la nascente formazione della Rosa Nel Pugno, composta da Radicali e Socialisti di Enrico Boselli, marco Pannella e Gavino Angius,  quest’ultimo transfuga dei DS allo scioglimento del partito nel Partito Democratico voluto e guidato da Walter Veltroni (DS) e Dario Franceschini (La Margherita).

La situazione politica generale vedeva un traballante governo di centro-sinistra a guida del 70enne Prodi continuamente ricattato dai componenti minori la maggioranza.

L’opposizione, sfilacciata dopo il patetico colpo di teatro della costituzione di un partito unico fantasma al quale aderiscono solo il fondatore Forza Italia, l’inesistente Democrazia Cristiana e l’inesistente Partito dei Pensionati, più un altro partito monodimensionato voluto, diretto e seguito da uno dei tanti intrallazzatori di questa seconda repubblica, tale De  Gregorio, eletto nelle liste dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ex-magistrato eroe di “Mani Pulite” l’operazione di pulizia che distrusse la prima repubblica ed un intera classe politica di corrotti agli inizi degli anni ’90.

L’unica novità di questi 15 anni passati da tale uragano politico, oltre il nascere e partecipare a due governi di centro-destra di un partito politico, quello della Lega del Nord, in campo per difendere i diritti di un sedicente e fantomatico popolo padano, e chiederne prima la secessione e poi un federalismo fiscale, è quella di queste settimane: l’inedito tavolo di trattativa tra il PD e FI per una nuova legge elettorale, che consenta ai due partiti maggiori di poter fare a meno degli scomodi ed inaffidabili partiti minori.

Nella storia politica italiana viene da ricordare un caso di importanza simile con il tentativo di Aldo Moro di aprire ai comunisti con il famoso “compromesso storico”. La cosa che desta preoccupazione, oggi 21 gennaio 2008, è che in quell’occasione avvenne un altro inedito e tragico avvenimento, il rapimento di un primo ministro e il suo assassinio, motivato proprio dalla volontà dei terroristi e forse non solo loro, di interrompere questo “storico” evento di abbattimento del muro. Per molti anni si è sospettato che dietro questa azione terroristica che mirava a “colpire al cuore dello stato” ci fosse una manovra dei servizi segreti americani coadiuvati da quelli deviati italiani, al fine di destabilizzare il nascente equilibrio DC-PCI che rischiava di portare, con l’ingresso al governo dei comunisti, l’Italia sotto l’orbita della Russia comunista. Era la fine degli anni ’70, dovevano passare ancora 20 prima della caduta del muro di Berlino. Il papa era italiano e malato ed in russia c’era la nomenklatura tradizionalista, fatta da vecchi e malati anch’essi, comandata solo dall’enorme burocrazia completamente corrotta che stava facendo sprofondare l’economia del paese, si iniziava timidamente a parlare di distensione tra i blocchi USA-URSS.

Sempre ieri Veltroni fa un annuncio politicamente imprudente “Qualunque sia la legge elettorale il PD si presenterà solo, ed invito FI a fare altrettanto!”

I partiti minori subito reagiscono male capendo che hanno i giorni contati se i due maggiori si mettono d’accordo sul modo di eliminarne l’importanza, attualmente decisiva per entrambi i blocchi. Una situazione che in parte sembra rispecchiare quella di Moro: la minaccia che le cose cambino e spazzino via le reti esistenti tra i poteri locali e la malavita organizzata, o meglio che al gioco clientelare, lecito e conosciuto, non partecipino più gli agili partiti minori, sempre con le valigie in mano, pronti a cambiar bandiera come cambia il vento. Certo non esiste più una minaccia comunista, gli unici paesi comunisti realmente sono Cuba con un malatissimo Fidel Castro e la Corea del Nord, continuamente minacciata insieme ad altre dagli USA.

L’altro ieri era stata un’altra giornata particolare e decisiva, iniziata la mattina con la notizia trapelata dell’arresto della moglie del Ministro della Giustizia, poi smentita dalla stessa interessata e più tardi rivelatasi fondata. Il ministro, per poter difendere la moglie si dimette, ma poche ore più tardi viene raggiunto anch’esso da avviso di garanzia, senza arresti domiciliari come per la moglie. Certo, pensare che la giustizia indaghi sul suo referente politico è assolutamente devastante per la credibilità politica. Il primo ministro, costretto dall’indispensabilità dei voti del partito del ministro della giustizia per conservare la maggioranza, dichiara la propria solidarietà al Ministro Mastella. Questi dichiara di conservare il sostegno al governo.

Da notare che tutta la settimana, da anni, ogni sera la TV pubblica e dell’ex premier trasmettevano programmi di confronto politico. Il petrolio aveva sfondato quota 100 dollari in pochissimi anni, quando per 30 anni era rimasto sui 20-30.

Era di pochi mesi fa esplosa la questione dei mutui a rischio americani che avevano fatto crollare il mercato mondiale.

Inoltre il blocco comunista era stato sostituito da quello dei paesi musulmani, di cui si era fatto “interprete e profeta” Osama Bin Laden. Risultati l’inizio della” guerra preventiva” fatta con bugie per mascherare il desiderio di riprendere il controllo dei paesi petroliferi, venuta meno con la caduta dello Scià in Persia e del tradimento del fido Saddam Hussein in Iraq nonché la presa del potere in Afghanistan dei Talebani, ex-studenti del Corano, ora armati e ferocissimi integralisti islamici.

Ma la novità dell’ultimo anno della vita politica è il proliferarsi delle intercettazioni telefoniche dei potenti, della loro puntuale anticipazione illegale sulla stampa e la scoperta che oltre a quelle autorizzate dalla magistratura ve ne sono di illegali fatte da ex-dipendenti dei servizi segreti. Il capo del Sismi viene indagato e costretto alle dimissioni.

Negli ultimi tempi si moltiplicano gli scontri tra forze dell’ordine e gruppi organizzati di manifestanti, che riescono sistematicamente ad infiltrarsi in pacifiche manifestazioni e gare sportive. Una delle richieste del precedente pontefice, poi santificato, era quella di un atto di Clemenza verso i carcerati. Il primo atto del ministro Clemente Mastella è l’indulto per i carcerati, votato dall’80% del parlamento e poi da tutti ricusato ipocritamente. Tutti desiderano di onorare la memoria del santo, per catturare i voti dei cattolici, ma tutti si tirano indietro quando gli ex-carcerati tornano in carcere dopo aver commesso gli stessi reati. Come al solito la stampa enfatizza con i tempi ed i servizi i fenomeni sociali nuovi ed interessanti, che in realtà, visti statisticamente rientrano nella normalità. Dopo la pedofilia, i reati degli ex-carcerati liberati dalla legge, scoppiano le violenze sulle donne, incidenti sul lavoro ed altri fenomeni “normali” del vivere quotidiano. Ma sembra che una regia controlli abilmente l’informazione causando una percezione della realtà sempre costantemente in caduta libera verso il caos.

In TV, ieri,  l’ex ministro alla salute e luminare sulla ricerca sul cancro, Veronesi, attacca le gerarchie ecclesiastiche, sostenendo le critiche dei professori dissidenti.

Un libro “La casta”, una trasmissione “Report” e un comico, Grillo, fanno emergere la inestricabile rete che lega il potere dei partiti all’amministrazione pubblica a tutti i livelli, il clientelarismo diffuso imperante in tutti i partiti ed amministrazioni. Ne viene diffusa un immagine degli italiani come antipolitici, che intimamente sognano l’arrivo di qualcuno in grado di porre un rimedio.

La giustizia viene costantemente attaccata dai politici che inquisisce, ed i politici inquisiti si sentono perseguitati politicamente. Risultato: l’istituzione della Magistratura, che tutela ed applica le leggi ed il parlamento che le leggi le scrive, si delegittimizzano reciprocicamente. Sulla stampa appare un manifesto della Militia Christi “Basta con l’intolleranza anti-cattolica”. A S. Pietro sfilano tutti i parlamentari per solidarietà col papa.

 

Oggi Lunedì 21 Gennaio 2008

La mattina in Italia si apre con la notizia che nei mercati asiatici la borsa è crollata con cifre paragonabili solo a quelle del settembre 2001, l’attacco alle Twins Towers.

Tutti i mercati subiscono la stessa sorte tranne quello di Manhattan, chiuso per festività. La causa scatenante pare essere la ormai certa recessione dell’economia americana.

Ad ora di pranzo viene data la notizia dell’intervento del Cardinal Bagnasco, succeduto a Ruini nella conduzione della Conferenza Episcopale, nel quale si accusa il governo di aver suggerito al papa di declinare l’invito alla Sapienza. Il governo smentisce il Papato.

In serata viene data la notizia del ritiro della fiducia da parte del partito del ex-ministro della giustizia e la conseguente caduta tecnica del governo, in minoranza al Senato. La notizia, pur essendo attesa da mesi da tutta l’opposizione, che quotidianamente reclama le dimissioni di Prodi, passa in un atmosfera di sospetta tranquillità, sottotono, con pacatissime dichiarazioni da entrambi gli schieramenti.

Le intercettazioni telefoniche sono l’unica accusa che sostiene gli arresti domiciliari della coniuge del Ministro alla giustizia.

La mafia ha recentemente perso gli ultimi boss di rilievo e presubimilmente si sta riorganizzando, ma è anche possibile che abbia fatto catturare i vecchi boss perché si è già riorganizzata rendendosi completamente invisibile e annidata in tutti i centri di potere.

Il TG delle 8 da anche la notizia di un indagine Ispes che rivela la crescita della sfiducia in tutte le istituzioni, laiche e religiose. Uniche a salvarsi da questa strage di consensi sono guarda caso le forze dell’ordine.

Da ricordare le dimissioni del generale della guardia di finanza, Speciale, per motivi singolari, “non volendo più collaborare con questo governo”, come se un generale possa permettersi di scegliere il governo col quale “collaborare”.

In campania è da poco scoppiata la questione spazzatura, che ha invaso tutte le principali città in modo divulgato dai media in tutto il mondo. A risolvere il problema è stato mandato l’ex-capo della polizia e questi ha deciso l’utilizzo dell’esercito.

A notte fonda viene trasmessa l’unica trasmissione, per altro registrata, di commento alla crisi di governo, presente Mastella che dichiara che nell’ultimo libro di Travaglio a pa. 554 ci sono notizie riguardo le indagini su di lui, scritte e pubblicate prima che lui, Ministro della Giustizia, ne fosse venuto a conoscenza.

Mai in questi 15 anni da “Mani pulite” la situazione generale politica è stata così compromessa, l’attuale Primo Ministro e il suo predecessore inquisiti entrambi per corruzione o interesse privato.

In TV, oggi con notizie del genere da far accapponare la pelle, l’evento unico che sbaraglia qualsiasi trasmissione è l’inizio del “Grande Fratello” che decide chi entra e chi no nella gabbia dei reclusi per desiiderio di fama.

 

Domani 22 gennaio 2008

 

Aprono i mercati USA e crollano in misura maggiore dei precedenti.

A catena li seguono gli altri. Le misure varate dalla finanziaria del governo Prodi risultano in questo modo del tutto insufficienti a coprire i disavanzi.

Il governo si dimette, non potendo più contare sui voti al senato dell’UDEUR, ma sapendo di conservare la maggioranza alla camera.

Vuoto di potere assoluto, eccezion fatta che nei mass-media, saldamente in mano ad un’organizzazione segreta che in questi 15 anni ha mandato avanti il fantoccio Berlusconi a destabilizzare la riorganizzazione del sistema politico dopo la crisi delle manette del ’92.

La campania ha un suo commissario straordinario per la nettezza urbana, e il suo presidente di regione agli arresti domiciliari (la moglie di Mastella) e le strade sotto il controllo dela camorra e dell’esercito e la benedizione del papa.

 Gli unici ad avere ancora intatta la credibilità (dati ISPES) sono i militari e le forze dell’ordine, non più costituite da giovani di leva, ma esclusivamente composte da militari di carriera, ammessi per concorso. I militari controllano se stessi e come il generale Speciale non rispondono più al governo, se non gli aggrada.

Insieme a loro il clero ha riaffermato la propria supremazia super-partes costringendo tutte le forze politiche ad omaggiarlo a S. Pietro.

La stampa è vittima dell’organizzazione che la usa per far pervenire le notizie al momento opportuno e montare un senso di povertà, insicurezza, sfiducia nelle istituzioni, desiderio di forte cambiamento da parte dei cittadini.

Il clero in caduta libera con vocazioni e laicismo si è saldato alle forze dell’ordine, dei militari e dei servizi segreti per riacquisire il suo potere temporale, in questo modo legittimando indirettamente la malavita organizzata, che ha goduto dell’indulto, e trasferendo Vescovi scomodi dalle zone controllate dalla stessa malavita.

Senza una nuova legge elettorale che possa far nascere un governo forte, senza più un governo, con la voce assordante degli organi di informazione che gridano della morte delle istituzioni, non in grado di modificarsi da se stesse, basta un evento destabilizzante a far scattare l’ultimo ingranaggio del piano: una morte eccellente, magari lo stesso pontefice o un suo vescovo.

Scoppia in campania ed in sicilia ed in puglia e calabria una rivolta generalizzata contro il potere legittimo, guidata dalla camorra e dalla mafia dalla sacra corona unita e dalla ‘ndrangheta, coordinate dai servizi segreti militari.

Ed è il colpo di stato dei militari e delle forze dell’ordine e del disordine benedetto dal Papa Benedetto XVI. Non esiste una coscienza condivisa democratica, perché in questi anni la si è soffocata facendola ignorare dai media. Non esistono personalità di rilevo che abbiano avuto accesso agli stessi e che quindi abbiano alcun modo di farsi sentire. L’unica nicchia residua di libertà è la rete internet.

 

L’ex capo della polizia De Gennaro, poi Commissario straordinario nettezza campana, viene nominato Primo Ministro del governo istituzionale sorretto da tutti i partiti cattolici e che hanno solidarizzato col papa. All’opposizione solo i radicali ed i socialisti di Boselli.

Inspiegabili malfunzionamenti e voci di virus informatici bloccano internet in Italia, la rete di cellulari pubblica è vittima di continue interruzioni e cadute di campo. A manovrarla sono pochi infiltrati dei militari nelle reti dei gestori telefonici.

Il premier De Gennaro ordina ai media, tramite la rete di soldati e soldatesse infiltrate da Berlusconi, di diffondere notizie tranquillizzanti per non provocare panici e speculazioni.

Il grande fratello esiste e porta la divisa e non ammette obiezioni.

 

Dopodomani 23 gennaio 2008

Iniziano le momination (léggi purghe).

 

(21-Gennaio 2008)

 

 

Oggi Martedì 29 Gennaio 2008, data di pubblicazione di questo mio scritto di fantasia sul mio sito, posso dire che mi ero sbagliato. Va tutto bene e per fortuna non c’è stato il temuto golpe dei militari. Il nostro amato Presidente, l’unico tra i sedicenti presidenti degno di questo appellativo, si è ritirato per una pausa di riflessione. Deve decidere cosa fare per l’Italia.

Auguri Presidente, siamo certi che opererà per il nostro bene.

Però la prego, se decide per un governo istituzionale, non lo affidi a De Gennaro, persona di sicura fedeltà alle istituzioni, ma che mi metterebbe, come dire, un po’ in imbarazzo!