SCHERZA COI FANTI E LASCIA STARE I SANTI

L'inaccettabilità della sacralità.

Max ernst -la Vergine sculaccia il bambinello-


So che quanto sto per scrivere mi causerà la perdita di molti contatti FB tra i credenti, e mi dispiace perchè son certo, avendone conosciuti moltissimi di persona, che avrei avuto tante cose ancora da imparare da loro.
Ma se io accuso l'ipocrisia del cattolicesimo, non posso sopportare di passare per ipocrita per aver fino ad adesso evitato un problema per me importante: l'intoccabilità di ciò che è sacro.
So che molti credenti accettano di discutere di qualsiasi argomento, ma si ritengono personalmente offesi se si tocca ciò che per loro è sacro. Non ammettono che la sacralità di immagini, nomi ed altro venga buttata dentro a dei discorsi "profani" e corra il rischio di venir messa alla berlina, o addirittura derisa.
Ma per me è proprio la centralità di ciò che rappresenta il sacro ad essere un problema insormontabile in uno scambio di opinioni, la sua assoluta indisponibilità alla critica, la sua intangibilità.
Ignazio Silone scrisse una pagina bellissima sulla relatività di ciò che è sacro per alcuni e profano per altri. Ma la sua riflessione si fermò ad una pur importante apologia della multiculturalità.
Il sacro crea di per se uno spartiacque invalicabile tra credenti e non credenti, per il semplice fatto di non mettersi in discussione, di non accettare critiche e in questo modo salire sulla cima della montagna a guardarci con sovrana compassione. Adesso credo sia più chiaro perchè reputo della massima importanza non trattenere neanche le mie risate, per non offendere i credenti, perchè non è più ammissibile in una relazione sociale tirare fuori il Jolly del sacro e buttarlo sul tavolo mettendomi nella terribile situazione di dover scegliere: o perdi un'occasione di amicizia o taci. Troppo facile cari amici credenti, buttarci di fronte le vostre fissazioni come se fossero le vostre vite. Non ci sto.
Se io vi dicessi:"La ruggine su quel pezzo di ferro è oro zecchino e se non mi credi mi offendi", voi come vi comportereste? Lascereste perdere considerandomi pazzo o scemo, cerchereste di capire e non riuscendoci vi verrebbe almeno da sorridere? Accettereste il rischio di non poter più frequentare quella persona che per tutto il resto stimate?
Per me è la sacralità in se stessa inaccettabile in quanto pone un vincolo assoluto ed indiscutibile.
Io sono disposto a tollerare le vostre fissazioni su ciò che è sacro se voi sarete disposti a tollerare la mia ironia su di esse.
 

[Max Ernst -la Vergine sculaccia il bambinello-]