SCHERZA COI FANTI E LASCIA STARE I SANTI
L'inaccettabilità della sacralità.
So che quanto sto per scrivere mi causerà la perdita di molti contatti FB tra i
credenti, e mi dispiace perchè son certo, avendone conosciuti moltissimi di
persona, che avrei avuto tante cose ancora da imparare da loro.
Ma se io accuso l'ipocrisia del cattolicesimo, non posso sopportare di passare
per ipocrita per aver fino ad adesso evitato un problema per me importante:
l'intoccabilità di ciò che è sacro.
So che molti credenti accettano di discutere di qualsiasi argomento, ma si
ritengono personalmente offesi se si tocca ciò che per loro è sacro. Non
ammettono che la sacralità di immagini, nomi ed altro venga buttata dentro a dei
discorsi "profani" e corra il rischio di venir messa alla berlina, o addirittura
derisa.
Ma per me è proprio la centralità di ciò che rappresenta il sacro ad essere un
problema insormontabile in uno scambio di opinioni, la sua assoluta
indisponibilità alla critica, la sua intangibilità.
Ignazio Silone scrisse una pagina bellissima sulla relatività di ciò che è sacro
per alcuni e profano per altri. Ma la sua riflessione si fermò ad una pur
importante apologia della multiculturalità.
Il sacro crea di per se uno spartiacque invalicabile tra credenti e non
credenti, per il semplice fatto di non mettersi in discussione, di non accettare
critiche e in questo modo salire sulla cima della montagna a guardarci con
sovrana compassione. Adesso credo sia più chiaro perchè reputo della massima
importanza non trattenere neanche le mie risate, per non offendere i credenti,
perchè non è più ammissibile in una relazione sociale tirare fuori il Jolly del
sacro e buttarlo sul tavolo mettendomi nella terribile situazione di dover
scegliere: o perdi un'occasione di amicizia o taci. Troppo facile cari amici
credenti, buttarci di fronte le vostre fissazioni come se fossero le vostre
vite. Non ci sto.
Se io vi dicessi:"La ruggine su quel pezzo di ferro è oro zecchino e se non mi
credi mi offendi", voi come vi comportereste? Lascereste perdere considerandomi
pazzo o scemo, cerchereste di capire e non riuscendoci vi verrebbe almeno da
sorridere? Accettereste il rischio di non poter più frequentare quella persona
che per tutto il resto stimate?
Per me è la sacralità in se stessa inaccettabile in quanto pone un vincolo
assoluto ed indiscutibile.
Io sono disposto a tollerare le vostre fissazioni su ciò che è sacro se voi
sarete disposti a tollerare la mia ironia su di esse.
[Max Ernst -la Vergine sculaccia il bambinello-]