Di fronte a queste opprimenti fideismi medievali non è più possibile restare a guardare, conservando il proprio disprezzo nell’anonimato impotente di una solitaria moltitudine.
Se è consentito il professare qualsiasi religione deve essere professato anche il più assoluto ateismo, la religione non è un fatto privato e i danni che produce investono tutta la società. E’ quindi necessario uscire fuori dal privato ateismo, vissuto sempre con maggiore pudore in un mondo bombardato dalle notizie delle preghiere del papa o dalle esposizioni di quello strofinaccio medievale chiamato sindone. Basta con le madonne che piangono sangue maschile, con il proliferare di stigmatizzati e miracolati vari.
Bisogna liberare l’umanità da questi alibi ipocriti chiamati peccati.
E’ necessario che il non essere credente da proposizione negativa diventi proposizione positiva, attiva e divulgata.
Non si può neanche essere ancora tolleranti: è giusto essere tolleranti verso una dittatura?
Spezziamo in ogni attività sociale(scuola, fabbrica, ecc.) la catena di evangelizzazione dominante, diamo forza e voce a chi non crede a queste fesserie, dandoci nello stesso tempo forma visibile, individuata e proponente, in primo luogo come esempio agli altri. Le religioni sopravvivono ancora oggi perché sono un potente strumento di controllo dei sistemi economico-politici, e vivono oggi una nuova stagione di riacceso spiritualismo. Ciò è dovuto in primo luogo all’intossicazione millenaria della droga pesante chiamata fede. Questa intossicazione è stata resa possibile perché non è mai nato un movimento politico che ponesse al primo punto la lotta alle religioni.
Il comunismo e la sua disfatta economica e ideologica ha tolto dalla scena politica l’unica professione di ateismo esistente. Restano attualmente solo i movimenti anarchici e ultralibertari a farsene bandiera. Il loro limite è la propria limitatissima diffusione.
Solo una concentrazione forte di tutti gli atei è in grado di ribaltare il corso della storia e col tempo relegare agli estremi margini del sottosviluppo mentale quelle che adesso sono le più diffuse forme di superstizione : le religioni .
Il motivo fondamentale di questa mia avversione risiede nel convincimento che la diffusione così capillare e così grottescamente variegata di culti religiosi sia la principale causa dell’arretratezza morale del genere umano. Sino a che si porrà il problema dei problemi dell’umanità che è quello dell’etica e in generale delle modalità di convivenza con gli altri, basandosi sulle favole della bibbia o le farneticazioni sadomasochistiche del corano, l’umanità non farà mai il decisivo salto di qualità occorrente alla sua stessa sopravvivenza: l’assunzione universale di responsabilità verso tutti gli altri esseri viventi. Infatti chi si sente responsabile verso un dio non è responsabile di fronte agli uomini .Ed essere responsabili verso qualcosa che non esiste(dio), significa non essere affatto responsabili.
Quella che deve essere spazzata via per sempre è l’assurda credenza nell’esistenza di un male contrapposto ad un bene. Chi uccide lo fa per il proprio bene, ed è cosi per qualsiasi forma di male.
Cancellato il diavolo anche l’angelo non serve più e possiamo cominciare a guardarci negli occhi per quello che siamo.
22-04-1998