LA PRIMA METAMORFOSI

 

         Ero sdraiato sul divano della casa di un mio amico che di professione noleggia divani agli amici, sorseggiando una aranciata San Pellegrino, mentre con la destra mangiavo dei biscotti San Voiardi e con la sinistra pigiavo sul telecomando saltando da San Remo a uno special su San Vittore quando ...

         … quando improvvisamente decisi di cambiare l'aranciata con un buon bicchiere di San Gria: me l'aveva portato uno zio di San Vito che di professione trasporta vino per i nipoti.

         Non erano passate neanche 14 ore che improvvisamente, senza un segno premonitore, senza un minimo avvertimento, senza dire "Ah" nè "Bah" , senza neppure il più lontano campanello d'allarme, sirena di polizia , sveglia della nonna, tromba d'ordinanza, fischio dell'arbitro, urla dei passanti, dolori reumatici, senza cioè nessuno di quei segnali che di solito avvertono l'ignaro avventore dell'accadimento che si sta avverando e su di lui avventando ...

         Sì, insomma successe qualcosa di sovrannaturale, qualcosa che avrei ricordato per il resto della vita, che mi avrebbe segnato come un bue e lacerato la mia coscienza cattolica di ateo convinto: io, dopo anni passati a dare fuoco a confessionali, pestare i piedi ai genuflessi, spegnere con l'acqua santa i ceri votivi, staccare i chiodi dai crocifissi e rimpiazzarli con più confortevoli bulloni, io che ero solito urlare invano il mio nome, desiderare tutte le donne e anche gli altri, io ...

io

            stavo

                            " LEVITANDO "

sospeso a mezz'aria come il più normale dei Santi, galleggiavo in assenza di gravità, librandomi senza peso e fluttuando immobile sopra il divano.

         Prevedendo che da un momento all'altro mi sarebbe accaduto qualcosa di strano quel pomeriggio, sera, notte, mattino avevo predisposto una telecamera collegata a 12 videoregistratori in parallelo. Nulla sarebbe stato meglio di una cassetta VHS per documentare qualsiasi accadimento fosse sopraggiunto nella mia più che lineare, puntiforme vita.

         Ed adesso ero li, in aria con la mia Sangria e i biscotti e il telecomando della TV. L'unica cosa che mi mancava era il telecomando della videocamera e non potei avviare la registrazione dell’evento.

         Capisco che non ci crederete, e purtroppo non posso provarlo, ma se ricapita ti telefono, basta che mi dai il numero del tuo cellulare!

 

13-04-2004