LA QUESTIONE ROMANA

 

Cronache dal mondo, il nostro corrispondente esteri ci scrive:

In questi giorni l’attenzione dei cittadini italiani, a detta dei media che come si sa non registrano l’opinione pubblica ma la falsificano strumentalmente a favore dei rispettivi padroni e raccomandanti, parrebbe completamente galvanizzata da una nuova questione romana, dopo quella nata con la liberazione di Roma dalla tirannia papale.

Dalle poche notizie attendibili, ottenute filtrando le innumerevoli menzogne dei giornali italiani, parrebbe che un povero rettore universitario, in ricordo della fondazione di origine papale della propria Università, abbia avuto la malaugurata idea di invitarne l’attuale successore, un tedesco di nome Ratzinger, dotto teologo, che ha scelto di essere chiamato con un nome che in qualche modo gesuitico potesse far ripensare l’Europa sulla scrittura della propria carta costituzionale, che notoriamente ne attesta la perfetta laicità, un tale Benedetto che si dice, così riferiscono tali giornali di partito, di sede e di bottega, abbia in qualche modo auspicato un unione europea, sotto ovviamente la mano pelosa di santa madre chiesa.

Bene, al diffondersi della notizia, le più belle menti di quell’ateneo romano hanno scritto un documento nel quale si fanno presente i motivi per i quali non pare opportuno invitare a pontificare nella prestigiosa sede scientifica universitaria.

L’intera massa di baciapile ipocrita che gestisce l’informazione e tutti gli altri poteri in questo ridicolo paese sedicente cattolico, si è mossa a fianco del pontefice quando oltre a questo “oltraggio” rivolto al primo ministro di dio in terra, nonché monarca assoluto di uno stato parassita dell’Italia, anche gli insospettabili giovani che tale università frequentano per amore di scienza e verità, e che evidentemente non vanno annoverati tra i “Papa-boys” gruppo ben maggioritario e compatto di dementi colla fissazione di dio e dello spirito e dell’anima nonché seguaci del filosofo socratico palestinese di nome Gesù di Nazareth, detti giovani, per l’ex-ministro della gestapo, quello dei fatti di Genova, tale Parisi, sicuramente annoverabili tra i famigerati “anarco-isurrezionalisti”, sigla da lui stesso creata per ingigantire qualche scherzetto pirotecnico fatto da giovani coscienti dell’impotenza della democrazia sul malaffare che sostiene la Casta.

Ebbene i giovani universitari hanno avuto l’ardire di minacciare e preparare una resistenza passiva alla paventata visita di cotanto monarca.

Va subito resa eterna lode all’unico rappresentante della coscienza anti-clericale di questo parlamento bovino, l’immenso ed unico Onorevole Enrico Boselli, definito, con immaginabile pietismo dai tiggì dei padroni, padrini e compari, come l’unica voce “controcorrente”.

Auguro al limpido esempio di luce dell’ottenebrato parlamento italiano, la stessa sorte magnifica che ebbe secoli fa uno scienziato, Galileo Galilei, anch’esso unico sostenitore “controcorrente” di una teoria rivelatasi esatta quanto rivoluzionaria.

 

Esaurita la mesta cronaca di quello che dovrebbe essere il primo successo, dopo la vittoria delle leggi sul divorzio e sull’aborto, uniche leggi di ispirazione non confessionale [1], e che a detta di tutti, eccezion fatta per il Magnifico Onorevole Enrico Boselli, questa pagina resterà alla storia come un esempio di inciviltà, una macchia, una caduta di stile, qualcosa di cui vergognarsi per l’eternità. Persino i vetero-comunisti revisionisti e trozkisti si sono lamentati, in nome della tolleranza, tolleranza di cui i cattolici sono paladini, persino se si tratta di ebrei, quelli che gli hanno scritto la favola nella quale credono, ma che sbadati come sono, hanno fatto uccidere il figlio del loro stesso ed unico dio.

Ma lasciamo perdere, la truffa delle religioni è così palese che discuterne potrebbe solo far pensare che ce ne sia ancora bisogno.

Il papa infallibile carico di tutti i suoi dogmi pretendeva di essere ascoltato in una sede dove si pensa al futuro dell’umanità, invece di affidarla alla fallace e latitante provvidenza divina. Ma con quale coraggio avrebbe potuto vestire le sue sgargianti e dorate tunichette da divino Otelma, in presenza di persone dabbene, con la testa che gli funziona, che non leggono gli oroscopi se non per farsi quattro risate, che si crucciano solo per il fatto che se Monsieur Guillotin non avesse inventato il proprio strumento di morte troppo tardi, privandoci della grottesca messe di ghigliottine di tutte le fogge e le dimensioni penzolanti dai colli di vescovi e prelati.

Forse noi miscredenti dobbiamo ringraziare il venerando Rettore della Sapienza per aver avuto l’infelice idea e fatto involontariamente da cavaturacciolo della mai risolta Questione Romana, sempre tacitamente confermata, prima da Mussolini, poi da Craxi e in qualche modo da quest’altro pretonzolo di campagna di nome Prodi. Forse grazie al suo gesto involontariamente provocatorio, le belle menti di questo brutto paese hanno finalmente alzato la testa, facendo capire grazie alle notizie trapelate, che gli italiani non sono tutti cretini e credenti come vogliono descriverci. A tal proposito mi piace terminare questo caotico scritto, ormai non curo più la comprensibilità, tanto è inutile, con una sorta di Centuria alla Nostradamus ma in prosa.

 

Una auspicabile “soluzione finale” alla questione romana.

 

Propongo di radere al suolo Città del Vaticano, compresa l’abominevole S.Pietro, i Musei Vaticani pieni di monnezza genuflessa ed agiografica, l’orrida cappella sistina, dipinta da quel pederasta pedofilo di Michelangelo Buonarroti. Al suo posto aprire una grande discarica per tutto il materiale di risulta derivato dalla demolizione di tutte le chiese romane. Eccezione fatta per il travertino necessario a restaurare gli unici e veri capolavori dell’arte romana: il Colosseo ed il Circo Massimo. E sopra di essa un mega parcheggio per autobus di turisti e varie. Non escludo l’opportunità di conservare in un museo degli orrori posto nello stesso luogo, alcune delle reliquie legate al culto cristiano, insieme agli strumenti di tortura dell’inquisizione eccetera.

 

Con una dura selezione e mediante concorso televisivo, si sceglieranno i futuri operatori del ripristinato Colosseo. Le credenziali di accesso al concorsone saranno:

1.      L’aver partecipato attivamente e con prova fotografica o televisiva ad almeno uno scontro di piazza, o disordine in uno stadio di calcio

2.      L’iscrizione o comunque l’appartenenza provata ad una tifoseria del tipo irriducibile. In alternativa si possono iscrivere anche Black-blocks italiani ed esteri

3.      Un numero sufficiente di cicratici, o in sostituzione, di cartelle cliniche attestanti la propensione ad attività sadomaso o genericamente violente

Con tali requisiti verranno selezionati a seconda delle esigenze e fino a smaltimento totale dei credenti, una legione di nuovi gladiatori che saranno incaricati di allietare le giornate ai turisti ed ai residenti nel restaurato e ripristinato Colosseum. Non saranno utilizzati invece animali in cattività. Qualora si presentino spontaneamente topi cani e gatti randagi sarà data loro giusta possibilità di procurarsi del cibo tra gli avanzi di cristiani o contribuire attivamente alla loro macellazione.

Per rendere più elettrizzante gli scontri, i cristiani verranno autorizzati all’uso delle armi, contribuendo così alla decimazione degli ultrà, quei pochi che si rifiuteranno di difendersi, verranno legati nelle gabbie degli animali randagi, onde facilitarne il loro giusto pasto. Del resto non hanno, secondo loro, di che preoccuparsi, prima o poi la divina provvidenza scenderà dal cielo a salvargli almeno l’anima.

Nel caso non fosse possibile sgomberare le chiese prima di abbatterle, sarà opportuno incendiarle, in modo da favorire l’uscita di materiale umano per il Colosseum.

 

Sapendo che tutto ciò è e sarà solo nella mia mente “controcorrente”, non mi resta che augurarmi che un giorno qualche regista non faccia un omaggio al M° Antonioni di Zabriskie Point, mettendo in scena questa vera e propria apocalisse-rivelazione dell’unica verità: siamo dannatamente soli e bastardi su questa splendida terra. E per fortuna non esiste nessun dio ne pieno d’amore ne carico d’odio. Se c’è il diavolo è dentro di noi e non ce lo possiamo scrollare di dosso. Ma almeno smettiamola di illuderci con truffaldine favolette in mano a truffatori pagati anche dalle vostre tasse.

Amen!

 

In memoriam dei

 

15/01/2008 23.01.02


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[1] Detesto il termine "laico", perché viene usato come eccezione allo stato canonico, cioè vestito di sottana o saio. Il termine non confessionale invece dichiara, se non il proprio libero essere miscredente, cioè in dispregio di qualsiasi credo e credente, almeno un dichiararsi alieno da qualsivoglia superstizione e confessione religiosa.