TEORIA RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE

 

CANTO FOR BEGINNERS

Studi di intonazione per principianti

I presenti studi sono stati pensati per iniziare lo studio dell'intonazione. Ognuno di essi si pone un obbiettivo in un'ottica di generale progressività. La progressività non è però di tipo aritmetico ma empiricamente psico-acustico. Il criterio compositivo è stato quello di procurare la memorizzazione degli intervalli mediante il loro riconoscimento funzionale nella tonalità e con il confronto sistematico ed il più possibile esaustivo degli intervalli simili allo scopo di individuarne le differenze.

Ma al di là del metodo seguito che difficilmente sarà adottato integralmente, l'opera credo possa mettere a disposizione dell'utile materiale di studio composto in modo originale.

L'opera si struttura in cinque parti: la prima presenta studi in Do Maggiore, la seconda è semplicemente la trasposizione adattata della prima parte nelle tonalità maggiori più comunemente usate, la terza in la minore. Così la quarta parte è la trasposizione nelle comuni tonalità minori della terza parte. La quinta parte introduce il cromatismo e la modulazione con studi di media difficoltà. La sesta parte affronta l'atonalità e la necessità di intonazione di qualsiasi intervallo senza il sostegno dell'orizzonte tonale.

Questa organizzazione dell'opera parte dalla convinzione che sia utile fondare prima l'orecchio nella tonalità maggiore, mediante lo studio degli intervalli inseriti in un contesto armonico-tonale sufficientemente musicale e gradevole; quindi si può proseguire lo studio delle altre tonalità ma avvalendosi della trasposizione operata sugli stessi studi con il risultato di creare qualcosa di simile alla tecnica del Do mobile ma intuitivamente e comunque di pensare alle note nelle nuove tonalità come intervalli tra i gradi già precedentemente studiati. Si creerà nello studente quel benefico cortocircuito tra la memoria degli studi in Do M e quelli apparentemente nuovi ma di molto facilitati dai precedenti già ben studiati. Infine ci si rivolge alle particolarità date dall'utilizzo delle diverse scale minori con le cellule melodiche principalmente usate e successivamente le stesse nelle altre tonalità minori.

Solo dopo questa fondazione della tonalità fatta di intervalli e di gradi si procederà alla difficoltà derivata dalla modulazione, del cromatismo e dell'atonalità.

Istruzioni (New stampare solo le nuove pagine 5 e 6)

Prima parte: Do Maggiore

Seconda parte: altre tonalità maggiori

Terza parte: la minore

Quarta parte: altre tonalità minori

Quinta parte: cambio di modo e modulazione al relativo M/m.

Sesta parte: cromatismo e modulazione ai toni vicini

Settima parte: le altre tonalità maggiori e minori e modulazioni ai toni lontani

Ottava parte: altre scale, cromatica, esafonica, optofonica, pentafonica, modalità.

Nona parte: atonalità.